Crisi dell'allevamento del nord-ovest
CRISI DELL’ALLEVAMENTO NEL NORD-OVEST
La scorsa settimana, in Piemonte, 52 mucche gravide sono morte perchè i pastori hanno dato loro foraggio mostro a sorgo, altamente tossico, per cui gli animali sono morti in pochissimo tempo avvelenati. Le foto mostrano la mandria devastata, con animali di incredibile magrezza, quindi già debilitati dalla fame e dalla sete.
E' stupefacente che dei pastori non sappiano che il sorgo è velenoso e lo diano da mangiare agli animali; se non c'era più erba a causa della siccità, era necessario che la Regione e gli enti deputati all’agricoltura e allevamento provvedessero per la fornitura del foraggio necessario; era di primaria importanza, considerato l’evidente stato di debilitazione della mandria, interpellare i veterinari, non quando gli animali erano morti, ma prima e,se necessario, rivolgersi ai Comuni, o alle province per un contributo per dare il cibo alle mucche.
Questa notizia non è affatto di poco conto, al contrario rivela chiaramente uno status quo allarmante dell’economia e della società italiana: purtroppo, in Italia, l' agricoltura e l'allevamento degli animali non sono curati; molti terreni sono abbandonati, sono allevati pochi animali senza cura; si preferisce acquistare tutto all'estero, anche con importazioni da Stati noncuranti dell’ambiente come il Brasile, da cui l’Italia incredibilmente dipende per le importazioni proprio di carne bovina, con la conseguenza evidente che i piccoli centri sono sempre più poveri e i giovani preferiscono trasferirsi nelle città credendo di trovare pià facilmente lavoro.
Occorre assumere consapevolezza dei cambiamenti climatici e ambientali che perdureranno e probabilmente aumenteranno, la siccità perdurerà,ancora; considerato che gli accordi stipulati a Roma al Cop 26 diventerà solo "simbolica" poichè la Cina, gli Stati Uniti e, l'India difficilmente ridurranno le emissioni del carbone fossile; di contro, Cina e India aumenteranno le emissione di anidride carbonica, a causa dell' aumento dell'uso di combustibili fossili, poichè aumenterà la popolazione (soprattutto in India).
Per migliorare la situazione chimatica, tutti gli Stati dovrebbero diminuire le emissioni; in caso contrario la situazione climatica peggiorerà; è tempo,ormai, che"l' arroganza umana" cessi e che il modo di vivere cambi. E’ anche il momento, ora senza tentennamenti, di ripensare all’economia italiana e alla salvaguardia del suo territorio e delle sue incredibili risorse, con un serio piano di investimenti nell’economia primaria, agricoltura e allevamento, settore in cui saremmo un’eccellenza a livello mondiale con un’intervento ben organizzato e funzionale da parte delle Regioni e dello Stato, intervento di cui tutte le Associazioni che hanno cura dell’ambiente dovrebbero auspicare e su cui dovrebbero fare le necessarie pressioni per una concreta realizzazione in tempi rapidi.