La Deforestazione
LA DEFORESTAZIONE
Attualmente le foreste occupano circa il 30% delle terre emerse; gli uragani, le tempeste, i cambiamenti climatici, gli incendi, il taglio massiccio degli alberi, soprattutto in Brasile, Uruguay, Ecuador, Madagascar, Cambogia, Indonesia, e Vietnam provocano gravi danni.
Non si tiene conto che le piante mantengono la fertilità del suolo e che distruggono il carbonio presente nell' atmosfera: eliminando gli alberi, come fanno le industrie, per impiantare monoculture, soprattutto per il mercato delle biomasse, che sulla lunga durata impoveriscono i terreni, significa compromettere la fertilità e, dopo una ventina d' anni, si rischia un impatto ambientale grave con la resa steriel di migliaia di ettari dei territorio, improduttivo sia per l'agricoltura, sia per l'allevamento.
Per quanto riguarda l' Amazzonia occorre distinguere tra le zone del Sud Est e quelle del Nord Ovest: nei territori del Sud Est si sono verificati incendi, mentre in quelli del Nord Ovest è in atto un'ampia deforestazione; in entrambe le aree, il cambiamento climatico si accelera e la temperatura media è aumentata di quasi tre gradi, quando il limite estremo dell'aumento della temperatura non dovrebbe superare di 1,5 - 2 gradi.
Occorre, pertanto, ricostruire i territori disboscati, tutelare quelli esistenti, favorire il ritorno ai villaggi abbandonati; finora si è parlato, ma nulla è stato fatto in concreto: si discute il problema alla televisione, sui giornali, si fanno dimostrazioni, dei bla-bla sui socials. Solo parole. Occorre giungere ad un accordo a livello mondiale di eliminazione della deforestazione: purtroppo gli Stati continuano ad essere succubi dei grandi produttori agricoli, degli allevatori e delle grandi industrie e non si comprende che, se si procede al taglio degli alberi, si accelera il cambiamento climatico e la siccità. Già, attualmente, si possono constatare i gravi danni provocati dalle tempeste: in Brasile, in Belgio, nel Nord della Francia, nel Sud dell'Italia; è necessario, pertanto, che gli Stati, al pià presto, stabiliscano, a livello mondiale, degli accordi per ridurre la deforestazione; è inutile fare riunioni se non si giunge a stabilire in modo chiaro e deciso che,entro breve tempo,cesserà l' abbattimento delle piante.
Gli alberi non possono essere considerati come "cose" a disposizione degli uomini: sono esseri viventi di cui bisogna apprezzare la bellezza e la maestosità. La deforestazione, infine, ha un suo drammatico contrappunto nella inarrestabile distruzione dei ghiacciai, a livello alpino europeo e a livello mondiale. Sciogliemento che ha e avrà sempre più un impatto forte sulla fauna, sulla flora, sull'ecosistema in generale, causando in ultima analisi ulteriori problematiche economiche e sociali, di cui fosr nel presente non è a sufficienza presa in consiederazione la portata. Mettere fine alla deforestazione a livello ondiale non è il solo passo, ma è uno dei più importanti
Cesira Ansaldo