Il rifugio delle meraviglie

 


IL RIFUGIO DELLE MERAVIGLIE


La Valle  delle Meraviglie ha origine glaciale ed è disseminata da numerosi laghi; è un territorio straordinario che circonda il monte Bego ed ha un fascino arcano ed inesplicabile.

Per raggiungere la Valle, partendo da Sanremo, si percorre l' autostrada  sino a Ventimiglia; giunti nei pressi  del casello per la Francia, si svolta a destra e ci si immette sulla strada che risale lungo la sponda del fiume Roja, oltrepassando Olivetta San Michele, Fanghetto (confine con il territorio francese – posta di polizia francese), Breil sur Roja, Fontan, giunti a S.Dalmazzo di Tenda, appena usciti dal villaggio, si svolta  a sinistra in direzione Casterino e, dopo alcuni kilometri, si lascia a sinistra una diramazione per Granile,  si giunge infine, dopo 12 km circa, al lago delle Mesces: parcheggiata la macchina, si possono prendere due strade:

  1. Il sentiero che parte con indicazione “valle delle Meraviglie” a circa metà del lago, prima del parcheggio auto: si tratta di un bel sentiero, ben tracciato in mezzo al bosco, che si ricongiunge con la strada sterrata, percorribile anche in jeep
  2. Dal parcheggio si risale a piedi per 4 tornanti sulla strada, fino a una deviazione a sinistra, segnata da cartelli con mappa della vallata ed indicazioni dei rifugi alpini, da qui inizia una ripida strada sterrata, percorribile in jeep, che porta fino al sito di Neige et Merveilles, antico villaggio di minatori ora ricostruito come resort di turismo ecosostenibile. Qui si attraversa un ponte e si risale sullo sterrato fino a ricongiungersi con il sentieri precedente che parte dal lago delle Mesces attraversando il bosco.


 A questo punto si prosegue lungo lo sterrato  che sale, con ripidi tornanti, fino a costeggiare il Lago de la Minière ed a giungere alla sbarra che delimita il Parco.

Dopo  diversi tornanti, invece di procedere lungo lo sterrato, si può proseguire lungo una scorciatoia ( indicata da una balise) che si inerpica  a fianco del torrente attraverso la Valle dell’Infernetto e si riunisce alla "route jeepable" poco prima di un ponte in legno, che valica il torrente. Si continua il percorso sino al  Rifugio des Merveilles (2111m.) che si trova sulla riva del Lago  Superiore.


Proseguendo, invece, oltre il lago delle Mesces, sempre su strada asfaltata si raggiunge Casterino ( 1543 m.) da dove si dipartono due sterrati: uno a destra che si dirige alla  Baisse di Peyrefique (2028m.); un' altra a sinistra che  sale nel Vallone di Fontanalba (completamente restaurato).


Difficoltà F.

Tempo percorrendo tutto l' itinerario a piedi circa  due ore e mezza-

Abbigliamento  da trekking






Nella Valle si possono  effettuare diverse escursioni:

a) dall' hameau di Neige e Merveilles  è possibile salire a cima Nauca;

 

b) dal Rifugio des Merveilles è possibile salire alla vetta del Bego, alla cima del Capelet, fare il percorso dei  laghi, vedere le incisioni rupestri, salire sino alla Baisse di Valmasque.

  

 

LE INCISIONI RUPESTRI


Nella Valle delle Meraviglie si trovano circa 30.000 incisioni rupestri alle pendici del Monte Bego; i graffiti sono rivolte verso la montagna, presumibilmente ritenuta sacra dalle popolazioni Liguri.  Gli ideogrammi più frequenti,classificati da Clarence Bicknell  sono quelli che raffigurano animali corniformi, alabarde, strumenti agricoli, scene di aratura, figure umane, figure geometriche, reticoli, capanne e poderi, pelli; sono raffigurate  scene di aratura forse di carattere rituale e planimetrie  del territorio segno di uno sviluppo dell' agricoltura e della formazione di comunità agricole.

 Le incisioni rupestri "classiche"  sono state realizzate mediante la percussione sulla pietra con una punta: sono stati distinte due categorie: dalla fine del Neolitico (3000 a.C.) sino alla conquista romana  della regione (14 a. C.),  i graffiti filiformi (circa 3000), piccoli segni  quasi tutti  di epoca medioevale o moderna, accompagnati, spesso, da date, nomi e frasi  di commento; esistono anche due frasi in latino.

Si presume  che le numerose incisioni del bovide siano legate al culto di questo animale in quanto segno di forza e fertilità; nelle incisioni più antiche l'animale è raffigurato con un segno stilizzato  che si è mutato  in figure con corna ramificate.

In alcuni casi le incisioni sono state raffigurate su rocce particolari  come la "Roccia dell' Altare"  un  grande masso erratico posto dal movimento del ghiacciaio su un "mammellone" roccioso; sul masso, forse luogo di culto,  sono incise quasi 2.000 figure.

In certi casi, come nella scena del "Capo tribù", sono raffigurate composizioni complesse, probabilmente di carattere religioso (si precisa che, attualmente il masso su cui è raffigurata la scena del "Capo tribù" si trova al museo di Tenda, quella esistente in valle Meraviglie è una copia). La scena del "Capo tribù", forse raffigura un personaggio  colpito al capo da un pugnale da un essere umano, ma si può  interpretare non come una  composizione unitaria, ma  nel senso che le due figure sono state eseguite in periodi diversi. Analogamente l'immagine di un volto umano con le braccia alzate, incisione chiamata “Il Mago” può essere interpretata come una posizione di preghiera, ma anche come la raffigurazione della divinità onnipotente della montagna. Celebre è anche la cosiddetta incisione del “Cristo”, dove emerge dalla roccia un volto umano dolente.

In generale sono possibili due interpretazioni: le incisioni sono immagini di vita quotidiana: l' aratura dei campi, figure di animali, le armi (pugnali triangolari, alabarde, spade), la delimitazione dei poderi e dei recinti, mappe del territorio; oppure si tratta le incisioni sono simboli religiosi scolpiti  sulle rupi del Monte Bego luogo della divinità che esprimeva la sua potenza attraverso le forze naturali: il fulmine e il tuono.

Le incisioni della Valle delle Meraviglie presentano una uniformità tematica che le differenzia rispetto a quelle presenti nelle vallate adiacenti: lungo tutto il percorso che dal Rifugio delle Meraviglie si snoda fino alla Baisse di Valmasque infatti si trovano concentrate incisioni afferenti al mondo guerriero e alla sfera sacrale, di contro nella vicina Valle di Fontanalba si nota la più alta concentrazione di incisioni afferenti al mondo rurale, dell’agricoltura e dell’allevamento.

E’ possibile effettuare la visita alle incisioni rupestri partendo dal Rifugio delle Meraviglie e risalendo per sentiero in leggera salita, ben tracciato che porta fino alla Baisse de Valmasque. Il percorso può essere effettuato in due modi: con visita guidata, prenotando dalle guide del Parco o liberamente, ma sempre e solo seguendo il sentiero, è infatti proibito per ragioni di conservazione del sito uscire fuori sentiero, se non in presenza di guide autorizzate. Per poter visitare il sito al completo, comprese le incisioni più alte e poste sulle “ciappe” (le tipiche rocce allungate e rossastre della vallata) è pertanto necessario prenotare la visita guidata.