La fine dei ghiacciai

 



LA FINE DEI GHIACCIAI


Partendo dal rifugio Mandrone (città di Trento), si giunge alla lingua terminale del bacino glaciale dell'Adamello; solo cento anni fa la scarpata del ghiacciaio era totalmente sepolta, ora non esiste più e, al suo posto, si trova un cumulo di rocce; inoltre al posto della lingua glaciale è rimasta una falesia rocciosa ed un pianoro fluviale.

Anche per la Marmolada, dichiarata dall'Unesco, nel 2009, "patrimonio dell' Umanità, si può fare un confronto tra la situazione attuale e quello di cento anni fa, quando il fotografo trentino Franz Dandone fotografò il ghiacciaio. Il confronto fra le condizioni attuali e le foto storiche è  "doloroso": mentre alla fine dell'Ottocento la superficie del ghiacciaio formava un mantello ininterrotto, che copriva tutto il versante nord della Marmolada, oggi  l' estensione del ghiacciaio  e lo spessore sono  ridotti in modo notevole e le fronti sono arretrate; il ghiacciaio della Mormolada sarà uno dei primi ghiacciai destinati a scomparire a causa del riscaldamento globale.

 Su tutti i versanti la situazione della catena delle Alpi è disastrosa: il cambiamento climatico, che investe anche i ghiacciai del Polo Nord e del Polo Sud, fra 15/20 anni, modificherà  in  modo drastico il paesaggio alpino e tutti gli ambienti naturali del pianeta. E' estremamente difficile  stabilire quali saranno le conseguenze di tale mutamento; gli scienziati ritengono che la scomparsa dei ghiacciai muterà in modo drastico il territorio alpino e quello delle vallate, inoltre provocherà un innalzamento  del livello del mare con  distruzione conseguente delle spiagge e dei territori litoranei.

Presumibilmente si verificheranno mutamenti geologici, cicloni, instabilità di carattere climatico e cambiamenti relativi alla flora e alla fauna.

Gli  Stati hanno convenuto che -entro il 2030- dovrà essere attuata una riduzione del carbonio presente nell' atmosfera, ma, putroppo, finora

l'estrazione e il consumo  del petrolio e del carbon fossile, principali   cause  dell'aumento del carbonio non è ancora diminuita per cui è difficile che l'accordo sia  realizzato.

Le Montagne sono in "agonia," il loro mantello sta scomparendo. Temporeggiare non è più possibile, le decisioni dovranno essere prese a livello globale o il declino dell‘ecosistema diventerà inarrestabile.














Fonti:


  1. Alpi Liguri, Ed. Club Alpino Italiano;
  2. Diario del viaggio 17.11.2020 dell' organizzazione della spedizione "Sulle tracce dei ghiacciai"