La Natura esplode

 LA NATURA   ESPLODE


Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha lanciato un appello per una immediata e radicale azione contro il cambiamento climatico affermando che le temperature da record di luglio mostrano che la Terra è passata dal riscaldamento ad "un'era di ebollizione globale".

Il mutamento del clima "per gli scienziati è inequivocabile: gli umani sono responsabili", ha insistito Guterres, osservando che "l'unica sorpresa è la velocità del cambiamento". "Le conseguenze sono evidenti e tragiche: bambini travolti dalle piogge monsoniche, famiglie in fuga dalle fiamme, lavoratori svenuti per il caldo torrido". Di fronte a questa catastrofica constatazione, il segretario generale delle Nazioni Unite ha ribadito i suoi incessanti appelli a un'azione radicale e urgente, attaccando ancora una volta anche il settore dei combustibili fossili. "L'aria è irrespirabile, il caldo è insopportabile. E i livelli di profitti dei combustibili fossili e l'inerzia climatica sono inaccettabili", ha affermato. "I leader devono guidare. Basta esitazioni. Basta scuse. Basta aspettare che gli altri si muovano per primi" Guterres, che ospiterà il 'Climate Ambition Summit' a New York a settembre, invita in particolare i Paesi sviluppati a impegnarsi a raggiungere la neutralità dal carbone il più vicino possibile al 2040 e le economie emergenti il più vicino possibile al 2050. "Le prove sono ovunque: l'umanità ha scatenato la distruzione. Questo non dovrebbe portare alla disperazione, ma all'azione. Possiamo ancora prevenire il peggio. Ma per questo, dobbiamo trasformare un anno di caldo infuocato in un anno di ardente ambizione".

Le evidenze continuano a confermare come il riscaldamento globale sia un’urgenza da affrontare al più presto. Da una parte l'emisfero settentrionale, il nostro, soffocato da un'ondata di caldo estivo da record tra clima torrido, grandinatefrane e downburst. Ma molto più a sud, nel cuore dell'inverno, gli eventi climatici sono altrettanto gravi. Il ghiaccio marino antartico è sceso a minimi senza precedenti per questo periodo dell'anno. Lo scrive la Cnn, secondo cui a metà luglio, il ghiaccio marino dell'Antartide era di 2,6 milioni di chilometri quadrati al di sotto della media registrata dal 1981 al 2010. Per dare una misura, corrisponde ad un'area grande quasi quanto l'Argentina o gli stati del Texas, California, New Mexico, Arizona, Nevada, Utah e Colorado messi insieme.

Le cronache recenti hanno riportato con crescente attenzione notizie relative alle politiche climatiche e alle iniziative dei singoli governi: da un lato, si cercano soluzioni al riscaldamento globale e alle sue conseguenze, dall’altro gli Stati intraprendono azioni ad alto tasso di rischio per l’ecosistema, in un complesso -pertanto- dove interessi politici ed economici si oppongono a una strategia di lunga durata che permettano l’affermarsi di un’economia ecosostenibile. Di fronte a questa contraddizione, il disastro climatico non fa altro che aumentare, in una scia di danni economici ingenti, collasso di interi reparti economici, in primis agricoltura ed allevamento, ma non solo, oltre a numerosi perdite di vite umane.

Analizziamo, quindi, le novità più recenti riportate dalle varie agenzie:

1.Il Giappone ha proposto di gettare nell'Oceano Pacifico prodotti nucleari che non sono più utilizzabili;

2. Negli Stati Uniti è stato proposto di lanciare nell'atmosfera il gesso e            allo scopo  d'impedire il riscaldamento provocato dall' aumento del CO2; 

3. Incendi a Rodi e Corfù, migliaia di persone sono state evacuate; incendi in diverse regioni italiane (Puglia, Sicilia, Liguria, area Val Roya)

4. Ondata calore estremo in Spagna – Sud Italia – Sardegna con danno alle persone e all' agricoltura;

5. Ondata di calore estremo in Cina e Maghreb;

6. Eventi climatici estremi  per  maltempo con grandinate, trombe d'aria, alluvioni nel Centro e Nord Italia con morti danni, alle strutture dei raccolti di riso, soia, frutta e verdura (basti pensare a Ravenna, Milano, Veneto, Alto Adige);

7. Danni a foreste per il caldo in tutta Europa;

8. Surriscaldamento  del mare mediterraneo con grave  danno  dei pesci (dovrebbe essere  vietato la pesca); 

9. Scioglimento dei ghiacciai con grave instabilità delle pareti rocciose.

Questi eventi  dimostrano che la Natura non "opera'" al servizio del genere umano.

Occorre,  che i governi operino per attuare  il controllo sulle emissioni di  CO2 ed evitare un aumento della temperatura; è necessario, pertanto, ridurre se non azzerare l'uso dei combustibili fossili che sono la causa principale del riscaldamento globale; inoltre, è necessario che tutti gli Stati evitino a continuare  a estrarre il gas, il petrolio e   il carbone  fossile.

Il cambiamento climatico crea anche disuguaglianze, poiché vi sono diversità nella distribuzione dei danni; se gli Stati non interveranno al più presto per azzerare le emissioni di CO2 le perdite e i danni saranno molto gravi, ma  si intensificheranno anche conflitti politici, sociali, economici, causati dalle conseguenze degli eventi climatici estremi e dell’impoverimento di intere regioni e popolazioni.

Per quanto riguarda  il CAI,  occorre considerare che non  è intervenuto in nessun caso degli eventi che sono  avvenuti; gli articoli della nuova rivista sono  dedicati alle molteplici escursioni e alle scalate; nelle riviste numero due: l' articolo La montagna nella  crisi climatica  si informa che a Roma affronterà il Congresso  nazionale e sostiene, genericamente, che  l' impegno attuale è volto a salvaguardare e a proteggere un ambiente che va via via deteriorandosi e non si riflette sulla gravità della situazione che non tiene conto  che gli Stati, riuniti a Roma, non sono stati in grado  di giungere a un accordo per quanto riguarda gli impegni  degli Stati alla riduzione del CO2 entro il 2030.

Un impegno parte delle Associazioni di montagna, anche locali, con attenzione all’impatto sull’ecosistema montano, sui pericoli per escursionisti e turisti, sulle ripercussioni per l’economia montana e delle vallate, sulle misure anche di riorganizzazione del territorio, prevenzione per fauna ed ecosistema, gestione dell’ambiente naturale, riorganizzazione dei settori economici più colpiti, questi sarebbero tutte tematiche di cui il CAI potrebbe iniziare a farsi portavoce nelle sedi opportune, locali e governative.






Nel mese di luglio si sono verificati danni molto gravi:


incendi a Rodi e Corfù migliaia di persone sono state evacuate;

ondate di caloreespremo sono avvenute in Spagna –  Sardegna.

Ondate di calore estremo si sono   verificate in sud  Italia e  in Sardegna con danni alle persone e all' agricoltura:

ate di calore estemo si sono verificati in Cin e nel Maghreb;

Eventi climatici estremi  per il maltempo con  grandinate,trombe d' aria, alluvioni nel nord Italia  nel centro; si sono verificati danni e   collasso di raccolte di riso. mais, soia, frutta e verdura;

Scioglimento irreversibile dei ghiacciai sulle Alpi con grande instabilità delle rocce;fiumi come il Po asciutti;

Danni a foreste per il caldo in tutta Europa;

Nubifragio  a Milano,  il giorno d'ieri e con vento fortissimo; boschi  incendiati in Sicilia;

tromba d' aria a Ravenna.


In Italia non si  sono  mai  verificati   un numero così  numerosi di danni che, evidentemente, dipendono dal caldo eccessivo   provocato dal CO2  nell'atmosfera; si sono verificati   alcuni incontri ( Roma e Glascow) due anni fa e si era concordato da parte degli Stati presenti che entro il 1930 si doveva eliminare l'utilizzo della produzione delle miniere del gas e del petrolio, ma.purtroppo, si è utilizzata la  produzione di tali minerali  senza alcuna diminuzione per cui  l' aumento non ha avuto luogo.

Purtroppo non aver tenuto conto di tali accordi è fonte  di gravi  errori ; pertanto è necessario che  tutti gli Stati, a livello mondiale,diano esecuzione di quanto concordato.


Occorre meditare che in tutte le comunicazioni dei giornali e dei della della TV si informano dei danni provocati  dagli uomini, ma nessuno mette il rilievo la morte degli animali bruciati dal fuoco;tale atteggiamento   dimostra comel'  umanità sia indifferente agli animali che sono sono considerati come "oggetti"

che servono solo per mangiare.

E' necessario considerare  che il fuoco non solo è stata la causa di molteplici morti degli animali, ma ha distrutto  tutte le erbe per cui gli animali sopravissuti moriranno di fame.