Escursione al Mercantour


                                     ESCURSIONE  AL MERCANTOUR


La cima del Mercantour (m.2772 domina il lago del Mercantour e il Borèon.

Giunti a S. Martin Vésubie, lasciate le macchine presso la Gite d'ètape, ci si inoltra nel bosco del Boréon; il sentiero, ben tracciato, s'inerpica tra larici, abeti rossi e piante di pino cembro; dagli alberi si sprigiona  un intenso profumo di resina che si mescola con gli odori che provengono dal sottobosco; il verde intenso dei pini e degli abeti si alterna al verde più chiaro che comincia a sfumare nel giallo dei larici. Tutto è avvolto nel silenzio: il fruscio lieve delle brezza e lo scrosciare delle acque di un ruscello, che scorre nel bosco, costituiscono gli unici rumori che accompagnano i nostri passi. Via via che ci si innalza la vegetazione arborea si fa più rada sino a scomparire; il paesaggio assume aspetti simili a quello lunare, solo la presenza delle macchie di licheni sulle pietre e di radi e rinsecchiti ciuffi d'erba ricordano che, comunque, la vita è presente in una molteplicità di forme che, nel loro farsi e disfarsi, testimoniano l'intima dinamicità della Natura e la sua forza propulsiva. 
L’ escursione  è di notevole interesse per la splendida visione dei monti circostanti; la vetta del Mercantour può essere raggiunta seguendo il seguente itinerario particolarmente impegnativo:
Itinerario principale : L’escursione inizia presso il Gite d’étape del Boréon. Si segue una rotabile in cemento fino alla partenza dal sentiero vero e proprio, questo si inerpica subito ripido nel bosco di conifere giungendo in pochi minuti ad un bivio dove si va a destra. Dopo un tratto brevissimo si incontra un altro bivio: qui si va a sinistra. Si segue il sentiero sempre ripido e ben marcato fino a giungere ad un ruscello di cui si segue la sponda sbucando, dopo circa 40 minuti dalla partenza, sul ripiano dove sorge la Vacherie des Erps. Pochi passi portano ad un terzo bivio: si prosegue dritti sul sentiero non segnalato, ma comunque sempre ben tracciato e ripido, che si inoltra nel vallone des Erps. Il sentiero percorre il vallone portandosi su un dosso al centro dello stesso fino al termine del bosco di larici poco sopra quota 2000 m. Si attraversa, quindi, il prato paludoso delle Sagnes des Erps e, con un altro tratto ripido, ci si porta nella Combe Ghiliè , un’ ampia zona prativa a quota 2200 m. dove le tracce di sentiero si perdono nell’erba. La testata del vallone è ormai ben visibile con il caratteristico Roccione Ghiliè a dividere i due colli: Ghiliè a est e Mercantour a ovest. Ci si dirige verso quest’ ultimo seguendo tracce di sentiero (ometti) in mezzo alla pietraia tenendosi preferibilmente a  destra,  a ridosso delle propaggini della parete sud del Roccione Ghiliè. Su ripido terreno franoso si raggiunge infine il bifido colle Mercantour (2611m – ore 4.00), che si apre al piede est della cima.
Qui inizia la parte più delicata e difficile dell’escursione: si scala la ripida cresta di rocce rotte e infide seguendo un sistema di cengette sul lato nord della stessa; per questa parte dell’escursione è necessario passo sicuro e assenza di vertigini perché alcuni tratti, pur non difficili, sono aerei ed esposti e la fatica del dislivello superato per arrivare fin qui si fa sentire. Facendo molta attenzione in circa 30 minuti si raggiunge la vetta (2775 m) molto ampia e panoramica. La vista si estende dal mare alle più lontane cime delle Alpi; sono ben visibili le più  importanti  vette delle Alpi Marittime: il possente massiccio del  Gelas 3143 m.),  l’imponente  complesso della Cougourda, l’elegante mole della cima di Nasta, si scorgono pure il Corno Stella, il Matto,  la Testa di Tablasses, il  Malinvern  ed infine l ’Argentera che, con i suoi 3297 m., costituisce la massima elevazione delle Alpi Marittime. Visione grandiosa  e superba che appaga lo spirito dopo la fatica del percorso.
La discesa si effettua dalla vetta lungo il ripido prativo versante sud-ovest della montagna percorso da un sentiero che porta prima al colle che divide la cima dal Cayre Negre du Mercantour e poi al bellissimo Lac du Mercantour (2454 m) nel Vallon de Cerise. Si percorre al meglio la pietraia lasciando il lago sulla destra seguendo alcuni ometti per poi ritrovare la traccia di sentiero che scende ancora nel vallone fino ad immettersi nel sentiero che dal Boréon porta al Colle di Ciriegia. Non resta che divallare  seguendo l’ampio sentiero segnalato fino a ritornare al primo bivio incontrato in salita e da qui, in breve, al punto di partenza (ore 3.30 dalla vetta).
Dislivello : m. 1300 Difficoltà EE / F 
Tempo di percorrenza : A/R 8.00 ore circa (soste escluse) 

La vetta del Mercantour può essere raggiunta,anche, seguendo il seguente  itinerario:
La partenza si effettua, come per l’itinerario precedente, presso  la Gite d'ètape,  dopo aver percorso la rotabile in cemento,fino al sentiero che s’ inerpica subito ripido nel bosco di conifere giungendo in pochi minuti ad un bivio; si svolta a sinistra, risalendo l’ampio sentiero che si inoltra nel Vallone de Cerise (balise); percorso un tratto ripido che s'innalza con numerosi tornanti si giunge  al  Lac de Cerise (2223 m), si oltrepassa il lago, quindi si prosegue  seguendo il sentiero principale sul fondo del vallone  (evitando la traccia sulla sinistra che conduce al Col de Cerise), sino ad individuare una traccia, non segnata, sulla destra che punta in direzione nord est; il ripido sentiero  conduce  al lago del Mercantour. Si prosegue per un pendio di detriti che culmina alla vetta del Mercantour.
 La discesa si effettua lungo il medesimo percorso.

Il lago del Mercantour, non molto ampio, di forma circolare,  s'insinua tra la  "piramide" del Mercantour e la Cima del Ciriegia (2714 m.); tipico lago alpino, ingentilisce un paesaggio dominato dagli enormi massi  che si accumulano lungo i pendii delle vette circostanti.
Percorrendo lo stretto sentiero che s' inerpica tra la rada vegetazione, all'improvviso appare, quale occhio ceruleo, il lago: contemplando il cielo color cobalto e l'ambiente selvaggio, si avverte la potenza inesauribile della Natura e sembra quasi di cogliere la sacralità della vita.

Dislivello (sino al lago)  980 m. Difficoltà E sino al lago; F+ sino alla vetta del Mercantour.
Tempo di percorrenza (sino al lago del Mercantour) A/R 6.00/6.30 ore (soste escluse) 

Il sito offre molteplici itinerari di grande interesse escursionistico:

A) Al Colle de Cerise (2551 m.) che collega il territorio francese a quello italiano;  il Colle, nel Medioevo, costituiva una via di comunicazione di notevole importanza tra Nizza ed il Piemonte ed è così denominato dal nome del villaggio di Ciriegia (attualmente le Borèon)  dove crescevano numerosi ciliegi. Nel 1943 centinaia di ebrei transitarono da San Martin Vèsubie all’ alto Val Gesso e passarono dal Colle de Cerise per salvarsi dai Tedeschi; negli anni sessanta venne elaborato un progetto di traforo sotto il Colle  per costruire una galleria stradale  con imbocco presso S.Anna di Valdieri e uscita a le Borèon; per fortuna i lavori furono appena iniziati e, poi, definitivamente sospesi, resta solo un tratto di galleria sul versante italiano.
Dal Borèon si imbocca il sentiero (balise) che porta al col de Cerise; si prosegue lungo  il sentiero nel bosco, puntando verso nord; al termine del bosco ( quota 2180) il sentiero diventa ripido e  procede, in mezzo ad una zona pietrosa, sino al colle; volendo dal colle, procedendo per cresta si giunge alla cima de Cerise .
 tempo per giungere al Colle A/R circa  sette ore; difficoltà E nella parte iniziale sino allafine del bosco; F+ la parte succesiva.

B) Colle Ghiliè (2639m.) valico che collega il Borèon con le Terme di Valdieri; panorama  interessante su Fremamorta,Malinvern, monte Matto; si trova tra la Cima Ghiliè e la Quota 2690 m. (o Roccione Ghiliè);

C) Colle del Mercantour ubicato tra il Roccione Ghiliè e la Cima del Mercantour; sul versante italiano si trovano le rovine di una casermetta militare.

“l’Etere
oltre le nubi argentee sorrideva
e si piegava a noi benedicendo”
                                                  (Hölderlin, Sole tramonta





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