Rifugio di Madone de Fenestre

 




RIFUGIO DI MADONE DE FENESTRE



Partenza da Sanremo, percorrere l'autostrada sino a Nizza, uscire dall'autostrada al casello di St. Isidore, giunti al casello, svoltare a destra e percorrere la strada lungo il fiume Var sino a St. Martin du Var;  oltrepassato il ponte, svoltare a destra e risalire sino a St. Martin de Vesubie, giunti alla piazza del villaggio, seguire la strada che risale al lago del Boreon; pochi metri dopo il villaggio, svoltare a destra e risalire al rifugio della Madone de Fenestre. Si giunge con la macchina sino al rifugio, che è  stato  ristrutturato di recente; è stato abolito il camerone, sostituito da camere a tre-quattro posti; è possibile consumare i pasti preparati dai custodi, in alternativa è possibile prepararsi la cena utilizzando la cucina a disposizione.  A pochi passi dal rifugio c'è una chiesa  dedicata alla Vergine, che è stata costruita in seguito all’apparizione miracolosa della Vergine ad un pastore, a cui la Madonna ha chiesto di costruire una chiesa a lei dedicata.

La statua della Vergine viene portata da St. Martin all'inizio dell'estate ed è riportata alla chiesa del villaggio nel mese di settembre. Davanti al rifugio c'è uno spiazzo e si può contemplare i larici e gli abeti che si trovano lungo la vallata  e le vette che s'innalzano attorno al rifugio. 


Possono  essere effettuate le  seguenti traversate:

Al Rifugio  di Cougourde: da Madone de Fenestre si risale per un breve tratto lungo la strada sterrata che conduce al lago di Fenestre,  quindi si svolta a sinistra e si risale seguendo il  sentiero fino al Pas des Ladres (2448m), qui giunti si prosegue in discesa sino al Lago des Tres Coulpes e per una petraia si giunge al rifugio de Cougurde.

Tempo: quattro ore/ quattro ore e mezza; circa (solo andata)

Difficoltà FF


Al Rifugio  Soria-Ellena: dal rifugio di Madone de Fenestre si risale lungo la strada sterrata sino al lago di Fenestre, si prosegue lungo il sentiero che risale sino al Colle di Fenestre (2471); dal valico si scende in territorio italiano con una serie di svolte; lasciata a destra una diramazione  secondaria per il Monte Gelas, si procede accanto al torrente sino al rifugio.

Tempo ore quattro -quattro ore e mezza; (andata)

Difficoltà FF


In entrambi i casi  abiti da montagna -  nei mesi estivi è opportuno avere gli occhiali; occorre portare i medicinali necessari di primo soccorso.  

  

In entrambe le traversate, ma soprattutto in quella al Col de Fenestre, è possibile incontrare camosci e stambecchi; al Colle de Fenestre si trova un edificio militare che è utilizzato dai camosci come riparo; di fianco a tale edificio si trova  una  targa  sulla quale è scritto che gruppi di ebrei  hanno transitato dal colle, durante la seconda guerra mondiale, per trovare rifugio in Italia.

E' possibile  anche  ammirare  il Gipeto barbuto (se si è fortunati!)



Escursione  ai laghi des Prals 

Escursione facile e gradevole; dal rifugio di Madone de Fenestre: si scende per pochi metri percorrendo il sentiero di fianco alla chiesa; giunti al torrente si  segue il sentiero sino al Colle, poi si scende al pianoro dove si trovano i cinque laghi, quindi si scende  dal pianoro e si percorre il sentiero  che si snoda in un lussureggiante bosco sino alla strada asfaltata a pochi metri dal rifugio.

Tempo andata e ritorno  circa 4 ore.

Difficoltà F,


Abbigliamento da montagna: scarponi, pantaloni lunghi, occhiali, medicinali essenziali



Escursione : Monte Gelas

Il Monte Gelas è costituito da due  cime: la Cima Nord  (3143 m. punta culminante) e la Cima Sud (3138 ); la via normale è facile, salvo la salita  e la discesa del canale, breve, ma da percorrere con molta attenzione, (a giugno può ancora essere innevato;  senza neve può considerasi PD).

 Partendo dal rifugio prendere  l’ampio sterrato che  porta  al colle di Finestre; giunti presso il sentiero che,  a sinistra,  conduce a Pas de Ladres, si prosegue lungo il sentiero a destra, quindi  si risale lungo  un pendio  erboso fino a quota 2171 m.; si prosegue, a destra, lungo  un sentierino (segnalato con ometti)  e si procede su terreno pietroso, la traccia prosegue  lungo un pianoro raggiunto la conca dove si trova il Lac Mort (2527 m.), si piega a destra raggiungendo la conca del Lac Blanc (2665 m.). Dal lago si prosegue a salire su  una ripida pietraia (potrebbe essere innevata a seconda della stagione) e si  arriva alla base della Terrasse del Gelas. A questo punto ci si porta a destra e si prosegue lungo  il canale (lungo circa 150 m e con pendenza di circa 45 gradi). Se il canale è ben innevato, si possono usare i ramponi e procedere tenendosi al centro; in assenza di neve, si sale lungo le rocce  della sponda destra (salire con attenzione e prudenza, specie se le rocce sono bagnate), a pochi metri prima della forcella si supera un breve salto roccioso, quindi si segue la cresta di roccette a gradoni (I-II grado) fino a giungere alla Cima Nord del Gelas (3143 m.).

In discesa si segue il medesimo percorso fatto in salita,  percorrendo con attenzione il canale.

Tempo andata e ritorno circa cinque ore.

Difficoltà FF sino alla Terrasse;  AD la parte finale.


 Abbigliameno; scarponi, pantaloni lunghi, felpa, occhiali, medicinali essenziali.

E’ preferibile portare i ramponi e eventualmente  una corda da usare nel caso di presenza di ghiacciai dai Balconi alla vetta.


Si consiglia di visitare il villaggio medioevale di St. Martin de Vesubie, dove si trovano alcuni alberghi, un ristorante, dei vicoli attraenti e una chiesa dove, durante l’ autunno, l’ inverno e la primavera, si trova la statua della Madone de Fenetre che è portata a Madone di Fenestre all’inizio dell’estate.

Chi decide di effettuare l’escursione quest’estate è opportuno che telefoni all’ufficio turismo, che si trova nella piazza di St. Martin e chieda se le strade sono  percorribili dopo i  disastri provocati dalla tempesta Alex nell’ottobre 2020. Numero telefono dell’ufficio turismo:33493032128.